Finalmente ce l’hai fatta: hai trovato il vestito giusto, della tua taglia, del colore che ti dona! Sei persino riuscita a sfilarlo dalle mani della stangona bionda che stava per prenderlo prima di te. E’ un successo, proprio l’abito che cercavi! Ma per quanto tu possa essere certa che una volta indossato farai un figurone, prima della cassa c’è ancora un inevitabile quanto temibile passo da compiere: il camerino.
Inspiegabilmente al suo interno avviene un fenomeno ancora poco studiato, una specie di metamorfosi femminile. Donne bellissime entrano entusiaste con l’abito dei sogni, e poco dopo escono tristi ed abbattute con lo sguardo perso nel vuoto. Come mai?
Il segreto è presto svelato: dentro quelle quattro mura di compensato e tessuto si celano due nemici dichiarati dalle donne. Lo specchio ed faretti alogeni.
Il primo non è mai fedele. Posto ad una distanza talmente limitata da ricordare i celebri incontri di Spielberg, ci restituisce un’immagine che ricorda più una damigiana che una donna. Gambe grosse, spalle sproporzionate, testa che pare debba scivolare di lato. “Ma chi diavolo è quella?!” ci chiediamo fra lo stupido ed il terrorizzato. Ed hanno un bel dire le commesse “Prego, esca e si guardi nello specchio più grande”: come fai a mostrarti a tutto il negozio con indosso una gonna corta e magari ai piedi il calzino da palestra? Non tutte fanno shopping vestite come se andassero ad una cerimonia!
Per non parlare delle lampade alogene, micidiali per il nostro colorito. Da abbronzate e mediterranee ci ritroviamo pallide e cadaveriche come degli asparagi sotto il nylon. Le occhiaie diventano enormi, il colore del fondotinta scompare e le imperfezioni della pelle lampeggiano come il semaforo giallo. Per non parlare della cute di braccia e gambe, che si trasforma all’instate presentandoci come tanti cloni di Morticia Adams.
Che sia il caso di fare una rivoluzione, per abbattere questi loculi portatori di tanto abbattimento?
Forse basterebbe che i progettisti pensassero un po’ di più alle donne che dovranno usare i camerini, ed un po’ di meno all’estetica dei negozi. Perché in fondo, per dirla in rima, “se belle non ci vediamo, il vestito non lo compriamo!”
E voi che cosa ne pensate: siete d’accordo con me?
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